Focus su... Echiquier World Equity Growth
Dall’inizio del 2023, l’idea secondo cui l’inasprimento della politica monetaria avrebbe inevitabilmente portato a un forte rallentamento dell’attività ha lasciato il posto a un rinnovato ottimismo. Caratterizzata da una fortissima divergenza settoriale con un comparto manifatturiero debole e servizi robusti, l’attività economica ha alimentato l’ottimismo degli investitori sulla tenuta della crescita globale… I mercati finanziari hanno quindi registrato un forte rimbalzo nel corso del primo semestre. Questo rialzo però, concentrato su una decina di titoli, non è riuscito a propagarsi al resto del mercato. Al termine della riunione della Fed di metà settembre, il mercato sembra aver preso coscienza del rischio di un’inflazione persistente e, di conseguenza, del livello dei tassi che si manterrà alto nel 2024.
Le operazioni
Congiunturali
I titoli in portafoglio, Microsoft, Amazon e Alphabet sono rimbalzati dopo l’annuncio di piani di miglioramento della redditività ma grazie anche alla loro capacità di monetizzare rapidamente i loro dispositivi di Intelligenza Artificiale. I titoli messicani, che sono tra i migliori contributori di Echiquier World Equity Growth, hanno beneficiato della buona performance macroeconomica, dovuta in parte alle attività di rilocalizzazione.
Siamo entrati, all’inizio dell’anno, in Oracle, che sta beneficiando del boom del cloud e dell’integrazione della società di telemedicina Cerner. Nonostante un buon percorso fatto in borsa, il titolo scambia ancora a livelli interessanti. Di contro, Thermo Fisher, BioNTech e Moderna hanno risentito del fatto che erano stati percepiti – erroneamente secondo noi – come i maggiori beneficiari dell’epidemia di Covid. Restano in portafoglio perché siamo convinti della qualità dei loro fondamentali.
Abbiamo infine venduto la nostra posizione in UnitedHealth che potrebbe risentire in modo sproporzionato dell’«Inflation Reduction Act statunitense», volto in particolare a ridurre i costi della sanità.
Fondamentali
Negli ultimi dodici mesi, il team di gestione ha ridotto in modo significativo l’esposizione del fondo ai titoli dei consumi. Abbiamo così venduto le posizioni in tre titoli che dipendevano dalla buona tenuta dei consumatori statunitensi, in quanto i segnali di un rallentamento dei consumi delle famiglie sono diventati sempre più evidenti. Per lo stesso motivo abbiamo dimezzato le posizioni in Visa e Mastercard, che sono state tra i migliori contributori alla performance dall’inizio dell’anno. Le manteniamo visto il trend in corso della digitalizzazione dei pagamenti.
Strategia d’investimento
Il fondo, basato su convinzioni forti, rimane concentrato su una ventina di titoli. Continuiamo a essere convinti che le nostre idee migliori rappresentino le opportunità migliori di investimento nel lungo periodo. Per questo motivo le prime 10 posizioni del fondo rappresentano oltre il 55%. Rimaniamo concentrati sulla crescita, la leadership e l’innovazione, alla ricerca di titoli che riteniamo possano essere i vincitori strutturali di domani. Nell’attuale contesto economico, privilegiamo le società che uniscono la resistenza con il potere di determinazione dei prezzi.
David Ross, CFA, Nina Lagron, CFA e Louis Bersin, CFA