Stéphanie Bobtcheff

Focus su... Echiquier Agenor SRI Mid Cap Europe

Al termine di un 2022 complicato per la strategia del fondo a causa del rialzo repentino e significativo dei tassi e del mancato interesse per le piccole e medie capitalizzazioni, la situazione sui mercati si è nel frattempo stabilizzata. Si pensa che questa asset class, che ha storicamente sovraperformato le grandi capitalizzazioni, possa tornare a suscitare interesse.

 

Le operazioni

Per due anni le small e mid cap hanno fatto meno bene del mercato anche se, nell’ultimo decennio, le piccole e medie capitalizzazioni europee hanno ampiamente sovraperformato il mercato europeo, sfociando in alcune valutazioni eccessive. Alla fine del 2021, ad esempio, le small e mid cap avevano un premio di valutazione pari al 40% circa, due volte superiore rispetto alla media storica[1]. Negli ultimi due anni, l’asset class, e i titoli growth soprattutto, hanno risentito di una forte compressione dei multipli, amplificata da uno scenario di tassi sfavorevoli. In questo contesto, gli investitori che hanno privilegiato gli asset più liquidi hanno ridotto il livello di rischio dei loro portafogli. A pesare sulla performance di questa asset class nel breve termine sono i riscatti su larga scala a cui devono far fronte i fondi di piccole e medie capitalizzazioni.

Negli ultimi due anni, la performance del fondo è stata pesantemente influenzata dal forte calo dei multipli di valutazione: tra settembre 2021 e settembre 2023, il de-rating del fondo ha superato il 30% allorché, nel frattempo, gli utili delle società in portafoglio crescevano mediamente di oltre il 10% all’anno[2]. Nonostante le solide pubblicazioni semestrali, il de-rating è proseguito all’inizio dell’anno su gran parte del portafoglio.

Nel 2023, il fondo ha beneficiato di due acquisizioni, Simcorp e Dechra, con premi sostanziali, superiori al 40%. I buoni risultati di Moncler, Edenred, Recordati e Scout 24 sono stati accolti con favore dal mercato. Il settore dei semiconduttori, una recente diversificazione del portafoglio, ha registrato una performance particolarmente positiva supportata dall’ascesa dell’Intelligenza Artificiale. Tra le delusioni, il settore sanitario (Carl Zeiss, Sartorius, ecc.) continua a risentire del destoccaggio e del rallentamento del mercato cinese.

 

Strategia d’investimeno

Le small e mid cap vantano attualmente un premio storicamente basso del 4% rispetto alle large, che si confronta in modo estremamente positivo con il premio storico medio del 20% circa. Siamo dell’avviso che questo livello di valutazione offra un buon punto di ingresso per gli investitori con un orizzonte di investimento a lungo termine.

Stiamo inoltre assistendo a una ripresa delle fusioni e acquisizioni in questa asset class, particolarmente interessante per i fondi di private equity, gli industriali e gli azionisti familiari. Nel nostro universo, dall’inizio del 2023 si registrano diverse operazioni caratterizzate da premi significativi, a dimostrazione – secondo noi – della forte sottovalutazione dell’asset class. Infine, grazie a una crescita degli utili strutturalmente superiore, nel lungo periodo le small e mid cap sovraperformano le large.

Mentre le problematiche dell’inflazione e del rialzo dei tassi sono probabilmente alle spalle, i timori per la crescita economica dovrebbero riportare l’attenzione degli investitori sulla dinamica degli utili delle società. Si tratta di un contesto più favorevole per la nostra strategia di stock-picking che si concentra sulla qualità dei fondamentali e sulla resilienza della crescita aziendale.

 

 

 

 

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[1] Goldman Sachs (data sources Factset)
[2] S&P (Capital IQ)