Olivier de Berranger

Transformer

In un mondo iperconnesso in cui i dati la fanno da padrone, l’Intelligenza Artificiale (AI) generativa ci arma di prodigiose capacità per affrontare le sfide che contraddistinguono tutti i settori, dalla salute ai trasporti. Quali corollari di questa corsa allo sviluppo tecnologico che vede coinvolti Paesi e aziende, si profilano preziosi vantaggi comparativi e un impatto trasformatore. L’adozione dell’AI da parte delle aziende sarà la chiave del loro successo nei prossimi dieci anni.

La diffusione dell’AI generativa, nel solco di ChatGPT, apre nuovi scenari anche per gli investitori. Se venisse adottata in una qualche forma dal 70% delle aziende entro il 2030, l’AI potrebbe aumentare il PIL mondiale dell’1,2% all’anno[1]. Inoltre, lo S&P 500 accuserebbe quest’anno una flessione del -2% se non ci fosse il contributo dell’AI e delle aziende che ne traggono beneficio[2]. Secondo Paul Tudor Jones, gestore di fondi americano, il boom di produttività per l’economia reso oggi possibile dall’AI è pressoché un unicum negli ultimi 75 anni.

Finora, l’accelerazione della corsa dell’AI si è tradotta in Borsa con un’impennata delle quotazioni. NVIDIA, per esempio, il leader mondiale dei processori grafici, ha appena superato il traguardo dei 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione e, secondo le stime, nel prossimo trimestre dovrebbe raddoppiare il fatturato nel segmento dei datacenter. Oggi i principali beneficiari sono le società di semiconduttori: i clienti fanno a gara per accaparrarsi schede grafiche per sviluppare nuovi algoritmi di AI, ma è l’intero settore a beneficiarne, con prospettive di investimento fiorenti su tutta la catena del valore. Negli Stati Uniti per esempio, il settore dei semiconduttori è cresciuto del +32% da inizio anno rispetto al +18% del settore dei software. Una volta conclusasi questa corsa “alle pale e ai picconi”, sarà la volta delle applicazioni, in particolare dei software, settore che a partire dall’anno prossimo dovrebbe vivere una forte accelerazione delle prospettive di crescita sostenibile.

Convergenza

Il volume inaudito di dati disponibili e i progressi folgoranti della potenza di calcolo aprono nuove possibilità di utilizzo dell’AI generativa. AI, biotech, telecomunicazioni, tecnologia spaziale, materiali smart, produzione additiva… la convergenza e l’impatto di queste tecnologie saranno profondamente trasformatori (la “T” di Chat GPT sta per Transformer). L’azienda biotech tedesca BioNTech, per esempio, ha annunciato di avere rilevato InstaDeep[3], start-up specializzata nell’AI e nel machine learning, per oltre 600 milioni di euro. Obiettivo? Dare vita a un leader mondiale che associ ricerca biofarmaceutica e AI. L’utilizzo dell’AI generativa per creare immunoterapie personalizzate, elaborare proteine o nuove cure contro i tumori o l’Alzheimer è solo agli inizi.

La diffusione dell’AI solleva immense sfide strategiche, economiche e finanziarie, scientifiche ed etiche. Pur essendo naturalmente necessaria una regolamentazione di questa nuova materia – un gruppo di lavoro sull’AI generativa e sull’utilizzo responsabile dell’AI è stato costituito al G7 di Hiroshima nel maggio scorso –, è innegabile che si sia aperta una nuova era per l’AI, come ha detto Satya Nadella, CEO di Microsoft. Un’era che favorirà le aziende ben posizionate per cavalcare l’onda immensa dell’AI nonché gli investitori alla ricerca di innovazione e di crescita sostenibile.

 

L’editoriale del mese a cura di Olivier de Berranger, CIO, e Rolando Grandi, CFA, Gestore, La Financière de l’Echiquier (LFDE) 

 

[1] Le monde en 2040, Editions des Equateurs, maggio 2021

[2] Al 11.05.2023, fonti Datastream, SG Cross Asset Research

[3] L’Usine digitale, maggio 2023

 

Disclaimer
I titoli sono citati a scopo illustrativo. La loro presenza nei portafogli gestiti e la loro performance non sono garantite. Le opinioni espresse in questo documento sono attribuibili esclusivamente all’autore e non impegnano in alcun caso la responsabilità di LFDE.