Rolando Grandi

Da grande sarò un e-sportivo!

Se cerchiamo di immaginare quali sport faranno i nostri figli vengono subito in mente il calcio, il tennis, l’equitazione o anche il gioco degli scacchi. E’ però meno ovvio pensare che scaleranno le classifiche della League of Legends o di Fortnite… Eppure, l’Intelligenza Artificiale (AI) sta trasformando lo sport.  Gli sport elettronici, infatti, sono diventati dei veri e propri eventi internazionali, specialmente in Cina, negli Stati Uniti e in Europa, a dimostrazione della potenza dell’AI che ha fatto la sua comparsa nei giochi di simulazione negli anni ’90 ma che sta oggi rivoluzionando l’industria dei videogame grazie alle reti di apprendimento neurale.

 

Un settore in piena espansione

Questo fenomeno, al confine tra sport e videogiochi in rete, si diffonde sempre di più. I paesi e-sportivi hanno iniziato a ospitare importanti competizioni. Possiamo fare un esempio da capogiro: più di 200 milioni di persone si sono collegate per assistere alla finale 2018 del Torneo Internazionale della League of Legends in cui la squadra cinese (“Invictus Gaming“) ha affrontato quella europea (“Fnatic“)! Per fare un semplice paragone, il famoso Super Bowl è stato seguito lo scorso anno  da “appena” 103 milioni di spettatori. Il fenomeno è ormai globale, da Katowice, diventata la capitale europea dell’e-Sport, alla Corea, che nel 2000 ha autorizzato la costituzione di un ente che gestisce l’eSport, passando per la Francia, che ha conferito uno status giuridico all’e-Sport

Grazie a questo entusiasmo crescente gli e-Sport potrebbero conquistare un titolo nobiliare  con l’apertura delle porte di prestigiose competizioni ufficiali come le Olimpiadi di Parigi 2024. Il Comitato Olimpico ha infatti riconosciuto che “i giochi elettronici competitivi comportano una certa attività fisica paragonabile a quella degli sport più tradizionali. Anche se ha poi  deciso di rimandare questa decisione alla luce delle “strepitose” evoluzioni del settore, il CIO potrebbe prendere in considerazione di creare le e-Olimpiadi. 

Nel frattempo, L’Equipe ha già una rubrica dedicata all’e-sport e i vostri figli possono frequentare una delle tante scuole di e-Sport che si stanno aprendo anche in Francia. Ad esempio, la Paris Gaming School e la Helios Gaming School propongono dei corsi di formazione per diventare professionisti dell’eSport o per aprirsi alle nuove professioni in questo settore emergente: allenatore di eSport, manager, streamer, giornalista e-sportivo o community manager.

 

Un mercato fiorente

Il settore offre delle ottime prospettive. Secondo le stime di Goldman Sachs, entro il 2022 il mercato dovrebbe raggiungere i 3 miliardi di dollari, con un’audience mensile di…..300 milioni di persone. Molti sono i player interessati: gli editori di videogiochi (ACTIVISION BLIZZARD, UBISOFT, TENCENT, EA), le piattaforme di streaming (TWITCH, acquisita da AMAZON, o HUYA in Cina), le società di hardware (INTEL, NVIDIA, RAZER), i team professionali (FNATIC, CLOUD9, IG) e molti altri.

L’ascesa di questo fenomeno globale merita tutta la nostra attenzione in quanto le opportunità di investimento che offrirà sono enormi.

Nel frattempo, cari genitori, non abbiate timori. I tornei e-Sport pagano meglio di alcuni “Grand Slam” nel golf. Il primo campione del mondo di Fortnite, un sedicenne americano, alias “Bugha”, ha intascato 3 milioni di dollari a fine luglio mentre EPIC GAMES offre complessivamente 30 milioni di dollari di premi ai migliori giocatori della stagione 2018-2019 sul suo blockbuster globale Fortnite

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