Luc Olivier

Il potere dell’impact investing per la creazione di un ecosistema più sostenibile e resiliente

La crisi che stiamo vivendo rafforza una delle nostre convinzioni più profonde: la finanza e l’impact investing sui mercati quotati, in particolare, svolgono un ruolo decisivo nella creazione di un ecosistema più sostenibile e più resiliente. Crediamo che l’impact investing sia indispensabile per finanziare gli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile (SDGs) definiti dalle Nazioni Unite. Per raggiungerli entro il 2030, sono necessari ogni anno 2.500 miliardi di euro e si stima che il 91% di questo fabbisogno possa essere finanziato soltanto dai mercati quotati. Da pioniere dell’impact investing quotato in Francia, La Financière de l’Echiquier intende contribuirvi ed è stata, già nel 2017, una delle prime società di gestione europee a lanciare una strategia ad impatto.
Nel 2020, gli investitori hanno dovuto dimostrare di avere i nervi saldi. Le aziende europee che vantano buoni profili ESG si sono rivelate più resistenti di altre di fronte alla crisi. La nostra strategia ad impatto allineata agli SDGs, Echiquier Positive Impact Europe1, ha resistito relativamente bene al crollo dei mercati ed è riuscita ad approfittare più velocemente della ripresa, con una volatilità inferiore a quella dell’MSCI Europe. Lo si desume dalle performance del fondo nel 2020, del +16,1% contro il -3,3% del benchmark MSCI Europe NR, e del +162,6% dal lancio contro il +116,6% dell’indice2. Questa resilienza, secondo noi, deriva principalmente dal nostro approccio, che valorizza i criteri ESG e punta a generare un impatto positivo sotto il profilo degli SDGs.

L’ESG e l’impact investing:

motori di performance

Siamo convinti che l’ESG e l’impact saranno i principali motori di performance in futuro. Secondo le Nazioni Unite, le opportunità generate dai principali SDGs raggiungeranno 12 mila miliardi di dollari entro il 2030. Alcune aziende europee quotate sono ben posizionate per trarne vantaggio. Utilizziamo i nostri criteri di esclusione, analisi ESG e contributo agli SDGs, ma anche una rigorosa analisi finanziaria, per selezionare una quarantina di titoli all’interno del nostro universo d’investimento fatto di 200 aziende circa. Questi criteri di analisi ci danno un’immagine a tutto tondo dell’azienda, una visione fondamentale che integra perfettamente gli aspetti finanziari ed extra finanziari per creare valore. Le large cap rappresentano i due terzi del nostro portafoglio, concentrato al 60% circa su titoli growth, 20% su titoli ciclici e 20% su titoli a sconto, detti value3. Poiché non tutti gli SDGs sono business oriented, focalizziamo la nostra attenzione su due elementi: il contributo diretto dei prodotti o servizi di un’azienda al raggiungimento di 9 SDGs orientati al business, su 17, e i contributi complessivi di un’azienda. Ad esempio, anche se nessun prodotto dovesse contribuire all’SDG 5 relativo alla Parità di genere, lo possono fare le politiche delle risorse umane di un’azienda. Il nostro approccio extra finanziario per la selezione dei titoli si basa su un processo disciplinato in tre fasi: – esclusione delle aziende presenti in settori che contribuiscono in negativo agli SDGs (alcol, tabacco, armi, ecc.) e quelle con gravi controversie a carico, quali la violazione del Global Compact delle Nazioni Unite; – convinzione: le società del nostro universo d’investimento sono oggetto di una valutazione ESG secondo la nostra metodologia proprietaria. Sono ammissibili all’investimento soltanto le aziende che superano una soglia minima, molto stringente poiché più della metà di quelle che compongono l’universo vengono escluse; – soluzioni: le aziende selezionate devono generare il 20% almeno del loro fatturato attraverso prodotti o servizi che contribuiscono in positivo al raggiungimento di uno o più SDGs business oriented. L’universo risultante dall’applicazione di questi filtri complementari precede il tradizionale lavoro di stock picking che La Financière de l’Echiquier svolge da 30 anni ormai. Il nostro approccio trasparente si riflette in una reportistica accessibile a tutti che comprende report mensili con informazioni ESG complete, un report SRI annuale e un impact report annuale, strumento unico di misurazione dell’impatto che La Financière de l’Echiquier è stata una delle prime società di gestione in Europa a produrre.

Un impatto diretto sugli SDGs

I due SDGs maggiormente rappresentati nel portafoglio di Echiquier Positive Impact Europe sono l’SDG 3 di Salute e Benessere e l’SDG 12 di Consumo e Produzione Responsabili. Monitoriamo tre sotto4, in particolare, nella salute: la diagnostica, la cui importanza è cresciuta durante la pandemia, l’industria farmaceutica e le medtech. Quanto ai consumi sostenibili cerchiamo aziende che producano materiali riutilizzabili, risparmino risorse oppure offrano alternative alla plastica, per esempio.
Ci interessiamo anche del settore dell’efficienza energetica, con Carel Industries in particolare, un’azienda italiana che contribuisce all’SDG 7 relativo a Energia pulita e accessibile, e più precisamente all’obiettivo 7.3, per più del 90% del suo fatturato. Carel Industries produce soluzioni integrate per i sistemi di raffreddamento (HVAC e refrigerazione) e di umidificazione ad alta efficienza che consentano un risparmio energetico fino al 90%. Così facendo, l’azienda ha permesso ai suoi clienti di evitare il rilascio in atmosfera di 1,3 milioni di tonnellate di Co2 nel 2019.

Salute, digitalizzazione
e Green Deal europeo

Dalla nostra analisi emergono tre tendenze che dovrebbero fare da driver di performance nel corso del 2021. Continueranno a crescere a breve, medio e lungo termine gli investimenti nel settore della salute cui siamo oggi esposti.
Inoltre, il cambiamento climatico è, e rimarrà, un’importante fonte di preoccupazione per i Governi e gli investitori privati. Con il Green Deal, l’Unione Europea lancia una politica climatica ambiziosa che le dovrebbe consentire di diventare la prima regione a neutralità climatica entro il 2050.
Aziende come Michelin, il leader francese della mobilità sostenibile, o il produttore di materiali Covestro, che offrono soluzioni per aiutare ad affrontare la sfida climatica, dovrebbero beneficiare di queste misure.
Infine, la digitalizzazione dovrebbe continuare a conquistare terreno. Rimaniamo quindi particolarmente interessati alle aziende nel campo del cloud computing o a quelle il cui sviluppo approfitta della digitalizzazione.

L’impact investing: la nuova front iera dell’SRI

La Financière de l’Echiquier, pioniere dell’impact investing quotato in Francia, si impegna a contribuire attivamente allo sviluppo della finanza a impatto. Pertanto, alla fine del 2020 ha lanciato la seconda soluzione ad impatto5, progettata per finanziare la transizione energetica, ma ha anche aderito al GIIN (Global Impact Investing Network), a iniziative di impegno collaborativo con i PRI delle Nazioni Unite o con il Finance for Biodiversity Pledge. La posta in gioco è alta, la sfida entusiasmante, le opportunità immense.

1 Il fondo è principalmente esposto al rischio di perdita di capitale e al rischio azionario;
2 Dati al 31 dicembre 2020. Le performance passate non anticipano le performance future e potrebbero cambiare nel tempo;
3 Questa ripartizione può cambiare nel tempo;
4 I settori e i titoli citati sono esemplificativi. La loro presenza in portafoglio non è garantita;
5 Il fondo è principalmente esposto al rischio di perdita di capitale, al rischio azionario, valutario e di gestione discrezionale.