Focus su ... ECHIQUIER ARTY SRI

Con l’ottenimento del Label SRI dello Stato francese si apre una nuova fase per la strategia multi-asset Echiquier ARTY SRI, lanciata oltre 10 anni fa. L’approfondimento nelle scelte di investimento dei criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) non sarà solo fonte di performance per il futuro, ma contribuirà anche a migliorare il profilo di rischio/rendimento del fondo.
La mobilità rimane una pietra miliare nelle scelte di gestione all’interno delle due componenti, azionaria e obbligazionaria, nell’intento di valorizzare le aziende dotate di eccellenti politiche di CSR.

LE OPERAZIONI

Congiunturali

Se non fosse per la prima risposta sottotono della BCE, l’azione congiunta delle banche centrali e degli Stati va accolta con favore. In effetti, con i loro interventi le banche centrali e gli Stati hanno fornito alle imprese, a prescindere dalle dimensioni, un accesso agevolato a fonti di finanziamento.

Ancora una volta l’esposizione azionaria del fondo si è mossa in maniera significativa. Se era stata in media del 31% nel 2020, con le strategie di copertura realizzate all’inizio dell’anno è stato possibile ridurla al 20% in marzo, riportandola poi gradualmente al 35% in dicembre.

La componente obbligazionaria ha subito una forte rotazione, concentrata su scelte settoriali nella fase iniziale della crisi e sul taglio praticamente totale delle società più colpite. La nostra esposizione alle obbligazioni convertibili è stata ridotta di un terzo nei primi giorni di marzo, per tornare poi ad attestarsi su un livello vicino alla capacità massima nel secondo trimestre. Approfittando di alcuni movimenti poco razionali, abbiamo smontato l’intera copertura sui tassi tra il primo e il secondo trimestre.

Fondamentali

La selezione dei titoli in entrambe le componenti adotta nuovi filtri con un punteggio minimo per l’integrazione ESG, nuove esclusioni e un aumento del peso delle società con il miglior punteggio ESG.

Nel corso dell’intero anno ci siamo concentrati sulla visibilità dei business model, con un’attenzione particolare rivolta alle aziende dai brand rinomati come MONCLER, PHILIPS o MICROSOFT.

Per tenere conto del rincaro di alcuni settori, già da aprile abbiamo progressivamente incrementato il peso delle società cicliche e value, portandolo al 40% (contro il 25% all’inizio del 2020) grazie, in particolare, a titoli nelle telecomunicazioni come VODAFONE o ORANGE, nei media come RTL e nel settore bancario come BNP e CREDIT AGRICOLE.

In un contesto di tassi bassi e di premi di rischio tornati a comprimersi, abbiamo apportato alcuni adeguamenti al processo d’investimento della componente obbligazionaria onde poter rafforzare l’individuazione di opportunità attraverso un approccio di gestione su tre livelli: l’assunzione del rischio globale, per segmento di mercato e la scelta dei titoli. A completamento della strategia vi è la gestione del rischio aggregato della componente attraverso un indicatore proprietario. E così, il fondo continua a dotarsi di nuovi strumenti per creare performance rispetto al rischio.

STRATEGIA D’INVESTIMENTO

Fedele al suo DNA, Echiquier ARTY SRI continua a investire nell’intera struttura del capitale societario: azioni, obbligazioni convertibili, titoli subordinati e senior.
La componente obbligazionaria si concentra attualmente, per l’assunzione di rischio, sul debito corporate – hybrid bond, obbligazioni bancarie -, convertibili, con una duration aumentata a 3 anni.

La recente riponderazione della componente azionaria sui ciclici potrà essere rafforzata in funzione del vigore della ripresa economica. Tuttavia, rimaniamo molto selettivi nelle nostre scelte di diversificazione e investiti in una maggioranza di aziende leader nei loro settori per accentuare le nostre tre tematiche: la salute attraverso le medtech, la transizione energetica e la digitalizzazione grazie ai pagamenti e all’e-commerce.

Il fondo è principalmente esposto al rischio di perdita di capitale, al rischio di credito e al rischio azionario. I titoli e i settori citati sono indicativi. La loro presenza nel portafoglio non è garantita nel tempo.