Olivier de Berranger

Mi è “semblato” di vedere un robot

Ai piedi del Monte Fuji, vicino al lago Yamanaka, nel cuore di una foresta di larici e pini rossi, migliaia di piccoli robot gialli lavorano giorno e notte per costruire… altri robot. Prima di uscire dalla fabbrica di Oshino per rientrare a casa la sera, i dipendenti umani spengono la luce, i loro colleghi robot non ne hanno bisogno. Nelle fabbriche 4.0 di FANUC, 4.000 robot producono ogni anno 70.000 nuovi robot. Quattro anni fa eravamo rimasti affascinati dalla nostra visita alla sede del leader mondiale della robotica industriale. Sorpresa e stupore non sono stati da meno l’inverno scorso, quando abbiamo nuovamente visitato questa azienda, creata nel 1956 dal dottor Inaba. Dopo 60 anni e 500.000 robot, FANUC – che conta ancora 10.000 dipendenti umani in tutto in mondo – è leader nel settore dei sistemi di automazione industriale, con clienti che spaziano da TESLA a LVMH (orologi BULGARI).

FANUC, azienda giapponese con una capitalizzazione di 34 miliardi di euro, è l’emblema di questa quarta rivoluzione industriale, la rivoluzione dei dati, della robotica e dell’intelligenza artificiale (IA), sicuramente una delle più dirompenti della storia. Anche in paesi meno “robofili” del Giappone, la fabbrica 4.0 ultra-connessa e rigurgitante di dati trasformerà profondamente l’organizzazione del lavoro e con lei le relazioni tra uomo e macchina. Dovremo imparare a confrontarci con la crescente importanza dell’automazione (il settore della robotica industriale ha registrato 16,5 miliardi di dollari di fatturato nel 2018*) e siamo solo agli inizi. Per alcuni, troppa robotizzazione uccide il robot. Ricordiamo Elon Musk che, prendendosela con la “sovrarobotizzazione” per il ritardo accusato nella produzione della berlina elettrica Model 3 di TESLA, aveva chiamato alla riscossa orde di dipendenti per concludere il lavoro.

Senza credere ciecamente ai poteri virtuosi della tecnologia posta al servizio dell’umanità, rimaniamo tuttavia degli irriducibili ottimisti e vediamo in questa rivoluzione un terreno da sfruttare, ricco di opportunità. Tra i leader di questa rivoluzione 4.0 figureranno le aziende che sapranno combinare entrambe le forze in gioco, uomini e robot, come due fonti complementari di creazione di valore. INTUITIVE SURGICAL ne è il perfetto esempio. Le macchine del leader mondiale della robotica chirurgica sono pilotate da chirurghi, le cui competenze risultano decuplicate grazie a moduli di IA e di realtà aumentata, e da robot ultra-performanti con quattro braccia. Una complementarietà che assicura un servizio migliore, accorcia i tempi di recupero del paziente e permette agli enti sanitari che investono in queste tecnologie di risolvere un’equazione finanziaria ed economica cruciale.

Come nelle rivoluzioni precedenti, “l’innovazione distruttrice” aprirà nuove prospettive. E noi impareremo poco a poco a lavorare d’intesa con colleghi un po’ più… artificiali.

* Federazione internazionale di robotica