Rolando Grandi

Cyber-salute, la nuova frontiera dell'Intelligenza Artificiale

Nel 2060, la presidente francese dell’azienda digitale Transparence sta per commercializzare Endless, un progetto che consiste nel trapiantare l’anima – i dati personali di un individuo – in un involucro corporeo artificiale. Siamo ancora lontani da questo mondo brillantemente immaginato da Marc Dugain[1], anche se l’intelligenza artificiale (AI) ha già iniziato a trasformare la medicina. Con una spesa sanitaria globale in crescita, che dovrebbe attestarsi nel 2022[2], a più di 10.000 miliardi di dollari, i servizi sanitari dovunque nel mondo sempre più si stanno digitalizzando. Ed è proprio per questo settore che l’AI è fonte di speranza.

Il contributo dell’AI permea ogni disciplina: la biotecnologia, l’e-therapy, l’epidemiologia, la chirurgia robotica, le protesi intelligenti, la farmacovigilanza, ecc. I progressi si moltiplicano su tutti i fronti. L’AI migliora la ricerca medica, riducendone drasticamente i costi. Infatti, il costo del sequenziamento del DNA è così passato per la medtech americana ILLUMINA da 1 milione di dollari nel 2007 a 1.000 dollari nel 2019. Dovrebbe scendere a 100 dollari nel prossimo decennio. La generazione inedita di dati consentirà, grazie all’AI, di sviluppare dei farmaci e delle terapie su misura per ogni paziente.

Il lancio nel settembre 2019 da parte di MICROSOFT e ASTRAZENECA, gruppo farmaceutico anglo-svedese, della AI Factory for Health, un acceleratore europeo per le start-up dell’AI, è molto promettente. Sostiene, in particolare, le start-up specializzate in oncologia come Owkin. Fondata da un matematico e da un oncologo, specializzata nel machine learning applicato alla ricerca medica, questa start-up basata a Parigi e New York utilizza l’AI e il big data per accelerare la scoperta dei farmaci antitumorali, nel rispetto «totale» dei dati dei pazienti attraverso il transfer learning. Un approccio rivoluzionario dell’AI che sta dando i suoi frutti: Owkin ha fatto una scoperta importantissima lo scorso ottobre nel campo della biologia dei tumori.

 

E-health, in gran forma 

In Cina, dove operano oggi 12 milioni di professionisti della salute per 1,4 miliardi di abitanti, gli assistenti virtuali stanno rivoluzionando l’accesso alla medicina. Le piattaforme sanitarie connesse WeChat di TENCENT o Good Doctor di PING AN HEALTHCARE AND TECHNOLOGY – che ha raddoppiato il fatturato nel primo semestre del 2019 – godono di un’ottima forma. Anche in Francia, dove non si è ancora fatto il grande salto, le applicazioni sanitarie iniziano a farsi strada. Qare dà così accesso alle visite mediche da cellulare, mutuabili.

 

Robot attenti e premurosi 

La robotica è un altro campo di esplorazione e opportunità, con un mercato medico globale stimato in 6,5 miliardi di dollari nel 2018. Grazie alla robotica, le macchine sviluppano migliori capacità percettive, decisionali e di azione. L’emergere dei robot sta trasformando il settore sanitario: i robot animatori stimolano i residenti delle case di riposo a livello cognitivo; le protesi intelligenti riparano o aumentano il corpo umano; i robot medici migliorano la destrezza dei chirurghi. È il caso di Da Vinci di INTUITIVE SURGICAL che ha già effettuato più di cinque milioni di interventi nel mondo. Un altro esempio? Un braccio robotico controllato dal 5G ha consentito a un chirurgo cinese di eseguire nel 2019 il primo intervento chirurgico sul cervello … a 3.000 km di distanza.

I campi di applicazione dell’AI sono sconfinati in un mercato in forte crescita. Entro il 2035, il valore aggiunto lordo del settore sanitario di 12 paesi sviluppati è stimato in 2.260 miliardi di dollari, e in 2 721[3] miliardi di dollari se si tiene conto del contributo dell’AI, vale a dire più del PIL della Francia.

[1] Transparence, M. Dugain, Gallimard, 2019
[2] Global Healthcare sector issues in 2019, Deloitte
[3]How AI boosts Profits and Innovation, Accenture & Frontier Economics, 2017