Basterà un segno

Il 2014 ci ha regalato conferme in borsa (gli Stati Uniti corrono più dell’Europa) ma anche sorprese: il rublo perde la metà del suo valore mentre le azioni quotate a Shanghai schizzano a +58% in un anno. Più vicino a noi, anche lo spettacolare apprezzamento dei governativi tedeschi (+12% in un anno) è da annoverare tra le sorprese del 2014. 

In un momento che si presta alle previsioni, potremmo porre una domanda ingenua: i Titoli di Stato tedeschi, campioni della performance, possono comportarsi altrettanto bene anche nel 2015?

Le domande semplici richiedono spesso risposte elaborate, e quella appena posta non sfugge alla regola. Con un tasso di rendimento attuariale dei Titoli di Stato tedeschi pari allo 0,5%, un altro modo di formulare la domanda è chiedersi quale sarà il loro rendimento attuariale a fine 2015 se anche quest’anno guadagneranno il 12%.

La risposta varierà sicuramente a seconda del modello di valorizzazione utilizzato ma con una costante: la cifra sarà preceduta dal segno -. Se le obbligazioni tedesche si apprezzeranno come nel 2014, il loro rendimento attuariale sarà circa -0,7%. Un risultato assurdo: chi vorrà investire denaro a 10 anni per ottenere un rendimento negativo? Traiamo la logica conclusione che le obbligazioni raggiungeranno, nella migliore delle ipotesi, la quotazione corrispondente a un tasso di rendimento attuariale pari a zero. Un simile ragionamento porta a un risultato più accettabile con un aumento possibile dei decennali tedeschi per il 2015 del 5% massimo.

La soddisfazione intellettuale rappresentata da questo dato è di breve respiro: studiando la curva dei tassi nel suo insieme constatiamo oggi che i tassi tedeschi sono già negativi fino a 5 anni. L’investimento negativo a lungo/medio termine è forse un’assurdità, eppure è ampiamente diffuso nella realtà. La risposta alla domanda ingenua posta nelle prime righe sarebbe piuttosto: sì, un aumento delle obbligazioni tedesche spettacolare come quello registrato nel 2014 è ancora possibile nel 2015. Implicherà “semplicemente” tassi d’interesse a lungo termine negativi.

“In Borsa si sottovaluta sempre l’ampiezza dei movimenti”. La performance del mercato obbligazionario tedesco è una bella illustrazione di questo vecchio adagio di borsa…

Ma il lettore si rassicuri: abbiamo altre idee di investimento per il 2015 rispetto all’acquisto dei governativi tedeschi! Non andremo a rincorrere quel movimento e l’eventuale posizionamento dei decennali in territorio negativo. Tuttavia lo scenario dei tassi a livello “quasi zero” in Europa (e poco importa se con segno più o meno!) è una realtà ben radicata nella mente degli investitori. Per battere questa strategia passiva nel 2015 dovremo dar prova di più immaginazione e probabilmente correre maggiori rischi. Questa realtà passerà anche attraverso la ricerca di business a forte generazione di liquidità… e soprattutto l’accettazione di una maggiore volatilità, contropartita ineluttabile di una remunerazione potenziale significativamente positiva.

Didier Le Menestrel