Focus su... Echiquier Positive Impact Europe | Luglio 2024
Adrien Bommelaer, Paul Merle, Luc Olivier, CFA, Gestori di Echiquier Positive Impact Europe, La Financière de l’Echiquier
Echiquier Positive Impact Europe è un fondo impact basato sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite, con un obiettivo di lungo termine: generare performance finanziarie grazie ad aziende le cui attività forniscono soluzioni alle sfide dello sviluppo sostenibile distinguendosi per la qualità della loro governance e delle loro politiche sociali e ambientali. Selezioniamo società che contribuiscono al raggiungimento degli SDGs, che vantano un profilo ESG di qualità e offrono, secondo noi, un upside significativo. Oltre al processo di selezione, ci impegniamo in un dialogo a lungo termine con il management e condividiamo delle aree di progresso per aiutare le aziende a migliorare il loro impatto e le loro pratiche ESG. Il 2024 è iniziato bene per il fondo dopo un 2023 in cui le performance sono state positive. Importanti fattori di sostegno sono consisti nella prospettiva di una diminuzione dei tassi e di un atterraggio morbido dell’economia, oltre che nell’attenuazione delle pressioni inflazionistiche. In questo contesto, la strategia d’investimento si è rivelata del tutto pertinente. Il fondo ha beneficiato della nostra selezione nei settori industriale e sanitario di titoli di qualità quali Relx (SDG 16 Pace, Giustizia e Istituzioni solide), Wolters Kluwer (SDG 16) e Novo Nordisk (SDG 3 Salute e benessere). Anche la sovraesposizione alla tecnologia è stata favorevole sin dall’inizio dell’anno. Sebbene il fondo abbia leggermente risentito della mancata esposizione ai titoli bancari e all’energia, settori che ne sono esclusi, la sua sovraesposizione alla tecnologia è stata favorevole dall’inizio dell’anno.
Le operazioni
Congiunturali
Echiquier Positive Impact Europe è un fondo basato su forti convinzioni la cui strategia d’investimento poco subisce l’impatto delle prospettive macroeconomiche. Tuttavia, negli ultimi mesi abbiamo ridotto la componente mid cap al 15%, rispetto al 25-30% storico, in quanto siamo convinti che questa asset class continuerà a essere penalizzata finché i tassi d’interesse non scenderanno fortemente. D’altro canto, siamo tornati a investire in Novonesis (SDG 12 Consumo e produzione responsabili), leader mondiale degli enzimi la cui crescita sta nuovamente accelerando, e abbiamo rafforzato l’esposizione a società resilienti e di alta qualità con un elevato pricing power[1] come Novo Nordisk e ASML (SDG 9 Imprese, Innovazione e Infrastrutture), nonché ai titoli finanziari Munich Re (SDG 3) e Allianz (SDG 3).
Fondamentali
Il regime di mercato che si sta instaurando dopo il Covid è molto diverso da quello del periodo 2009-2019, conclusosi con la pandemia e i successivi problemi di inflazione. Questo nuovo regime di mercato è caratterizzato da tassi di interesse e da un’inflazione più elevati rispetto al decennio precedente. In questo contesto, negli ultimi mesi abbiamo venduto titoli, come EDPR nelle energie rinnovabili, i cui margini di free cash-flow[2] ci sembravano troppo bassi.
Strategia d’investmento
La nostra strategia d’investimento rimane invariata, con una sovraesposizione al settore sanitario (17% del portafoglio), all’industria (32%) e alla tecnologia (22%), in particolare alle società che sviluppano soluzioni per la mobilità sostenibile, l’efficienza energetica e la digitalizzazione. Il fondo non è esposto alle banche, al settore immobiliare e alle telecomunicazioni, il cui impatto è più difficile da misurare. Per la seconda metà dell’anno, il fondo dovrebbe mantenere il suo bias di stile con un’esposizione del 68% circa ai titoli growth, del 16% ai titoli ciclici e del 15% ai titoli value. Il tasso di rotazione del portafoglio rimane basso (15%), a dimostrazione del nostro impegno a lungo termine nei confronti delle società in cui investiamo.