Focus su … Echiquier Major SRI Growth Europe
Il 2022 è stato l’anno dell’invasione dell’Ucraina e di un’inflazione record. Onde contenere l’inflazione, enfatizzata dal rincaro dei prezzi dell’energia, le banche centrali hanno alzato i tassi d’interesse in modo repentino, provocando una rotazione a favore dei settori value a scapito però dei titoli growth. Un contesto del genere è stato sfavorevole al posizionamento di Echiquier Major SRI Growth Europe che, per sua natura, non investe in petrolio, metalli pesanti, armi o tabacco, annoverati tra le migliori performance del mercato azionario lo scorso anno. Il fondo invece sovrappesa i titoli che hanno sofferto, i tecnologici e gli industriali. L’inizio del 2023 si è rivelato più favorevole. Nel primo trimestre, i mercati sono rimbalzati in seguito all’abolizione delle restrizioni sanitarie in Cina, al calo dei prezzi dell’energia in Europa e alla prospettiva di una stabilizzazione dei tassi di interesse. Tuttavia, questo rialzo è stato poi ostacolato dalla crisi delle banche regionali statunitensi, con il fallimento di SVB e il salvataggio di Credit Suisse da parte di UBS. In questo periodo, il fondo ha sovraperformato l’indice di riferimento in quanto ha beneficiato di un’allocazione settoriale positiva dovuta al sovrappeso del settore tecnologico e all’assenza di quello energetico, ma anche a una selezione positiva dei titoli tra cui spiccano le performance di Novo Nordisk, Straumann e Lonza nel settore sanitario, L’Oréal nei beni di consumo durevoli e LVMH nel lusso.
LE OPERAZIONI
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Congiunturali
Siamo prudenti di fronte ai rischi di una recessione provocata dalle politiche di inasprimento monetario delle banche centrali. Abbiamo pertanto rafforzato gradualmente il profilo difensivo del fondo, aumentandone l’esposizione ai settori di crescita più resilienti come l’healthcare o i beni di consumo di base, a scapito di quelli più ciclici, come la tech e gli industriali. Abbiamo anche rafforzato il lusso che dovrebbe beneficiare della riapertura della Cina, e i titoli finanziari per tenere conto del contesto di tassi d’interesse più elevati. Siamo inoltre entrati in BNP Paribas dopo essere stati a lungo assenti dal settore bancario a causa della sua mancanza di crescita. La prospettiva di tassi d’interesse a lungo termine elevati sta però cambiando questo paradigma. Si prevede che il margine di interesse di BNP Paribas crescerà di oltre il 9% all’anno nel periodo 2022-2025 e che il rapporto di redditività del patrimonio netto tangibile (RoTE) passerà dall’attuale 10% al 12% nel 2025. Di contro, abbiamo venduto alcune posizioni, EDPR in particolare, che risente del contesto di tassi elevati, DSM a causa del momentum sfavorevole negli ingredienti e abbiamo preso profitto su MICHELIN per alleggerire i ciclici.
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Fondamentali
Siamo entrati in INDITEX. Il titolo è stato penalizzato negli ultimi anni a causa dei timori di una disruption legata a Internet, che non si è però verificata. L’entry point è interessante in un titolo di crescita a un prezzo ragionevole. Il colosso spagnolo vanta un modello operativo unico nel settore della moda, con una produzione vicina ai clienti e una distribuzione decentralizzata che gli conferisce maggiore reattività e agilità e gli consente di continuare a guadagnare quote di mercato.
STRATEGIA D’INVESTIMENTO
Manteniamo la nostra strategia d’investimento di convinzione con un portafoglio di circa 30 titoli. Continuiamo ad applicare il nostro processo rigoroso di selezione dei titoli privilegiando le società di crescita e di qualità con un pricing power che consente loro di mantenere i propri margini a fronte di un’inflazione che rimarrà elevata. È pur vero che il picco è stato probabilmente già raggiunto e che ne dovrebbe conseguire una stabilizzazione dei tassi di interesse. In queste condizioni, il fondo dovrebbe essere ben posizionato per affrontare l’attuale situazione economica.
Adrien Bommelaer e Paul Merle, Gestori di Echiquier Major SRI Growth Europe, La Financière de l’Echiquier (LFDE)
Maggio 2023