Christophe Pouchoy

Agenti AI: tra fantascienza e realtà

In costante evoluzione, l’Intelligenza Artificiale (AI) supera le aspettative degli utenti e rivoluziona ogni pratica con una nuova ondata che sta per farsi strada all’interno delle aziende. Descritti come la nuova frontiera dell’AI[1], gli agenti AI – uno dei principali trend del 2025 – vanno a integrare i software esistenti. L’innovazione risiede nel loro agire in modo proattivo e autonomo per raggiungere un determinato obiettivo. L’AI si sta diffondendo oltre i daticenter e inserendo in tutta l’economia.

La risposta a un obiettivo

Se i chatbot sono stati progettati alla stregua di assistenti personali, gli agenti AI stanno invece iniziando a scrivere un nuovo capitolo. Questi sistemi agenziali, progettati per imitare le azioni umane, si ispirano al funzionamento del nostro cervello, comprendono, analizzano, segmentano e svolgono compiti in modo autonomo, adattandosi al contempo agli interlocutori. Sono agenti autoriflessivi, che compiono progressi rapidi e continui, memorizzando ciò che imparano e sviluppando i loro processi di ragionamento. Questi sistemi sono per giunta facilmente configurabili nelle aziende.

Addestrati per interagire con un ambiente, sono liberi di determinare e di selezionare le azioni migliori da intraprendere al fine di raggiungere i loro obiettivi. Vendite, produzione, industria, turismo: tutti i settori sono coinvolti. Nel commercio, ad esempio, il loro utilizzo è un fattore differenziante nella gestione delle scorte soprattutto. Ottimizzano le azioni, utilizzano algoritmi per anticipare gli ordini futuri e interagiscono con fornitori e clienti.

Un mercato in crescita

Il mercato degli agenti AI potrebbe raggiungere i 110 miliardi di dollari entro il 2028[2]. L’aumento della produttività è uno degli elementi chiave di questa nuova ondata. Gli agenti AI, descritti talvolta come “dipendenti autonomi”, si distinguono nell’automatizzare compiti ripetitivi rendendo l’intervento umano non più necessario e permettendo ai dipendenti di concentrarsi su attività a valore aggiunto.

Tra i primi settori ad aver adottato questi agenti ci sono il mercato del software e i fornitori di applicazioni come Microsoft e Servicenow. Anche la società americana di software Salesforce sta seguendo questo trend con il lancio della seconda versione della sua applicazione standalone Agentforce, che punta a fornire assistenza continua e specializzata a dipendenti e clienti, facendone, a nostro avviso, un pioniere dei sistemi agenziali.

Sebbene siamo ancora agli albori di questa nuova ondata di monetizzazione dell’AI, l’adozione di questi sistemi da parte dell’intera economia e di aziende di ogni dimensione segna una svolta decisiva in quanto si tratta di una trasformazione epocale per l’intero settore digitale. Siamo convinti del potenziale di investimento degli agenti AI, la nuova frontiera dell’Intelligenza Artificiale.

Christophe Pouchoy, Gestore tematici, La Financière de l’Echiquier │Gennaio 2025

Disclaimer: Le informazioni, le opinioni e i dati LFDE riportati sono indicativi e non sono quindi una proposta di acquisto o di vendita di un titolo, un consiglio di investimento, un’analisi finanziaria. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. I titoli e i settori sono esemplificativi. Né la loro presenza in portafoglio né le loro performance sono garantite.
[1] Mc Kinsey, Why agents are the next frontier of generative AI, 2024
[2] Rapport Impact Series, Révolution de l’IA: répondre aux demandes massives d’infrastructure d’IA