Valentin Vigier

Minacciata la 5a economia mondiale

Valentin Vigier, La Financière de l’Échiquier (LFDE) | Marzo 2025

Ogni giorno si scarica l’equivalente di 500 container di rifiuti di plastica nel Mediterraneo, sulle cui sponde si terrà quest’estate la 3a conferenza delle Nazioni Unite sugli Oceani. Il vertice, organizzato a Nizza e Monaco, sarà incentrato sullo sviluppo di un’economia blu sostenibile e sulla conservazione della biodiversità marina, sfide collettive queste raccolte dall’asset management che seleziona e affianca le aziende che sviluppano soluzioni innovative a tutela della biodiversità marina in particolare.

Minacce per l’Oceano

Il Mediterraneo non è da solo. La plastica rappresenta, a livello globale, l’85% dei rifiuti marini totali[1]. Si stima in quasi 200 milioni di tonnellate[2] la quantità di rifiuti di plastica dispersi nell’acqua, che vanno a formare un 7o continente. Il degradarsi dell’inquinamento in microplastica lo rende onnipresente e finisce per impattare anche la nostra salute. Stando a uno studio del WWF, ingeriamo quasi 5 grammi di plastica a settimana, l’equivalente di una carta di credito2.

Soluzioni alla fonte

La risposta a questa sfida sarà necessariamente oggetto di un accordo che coordini le azioni a livello globale. Aziende e istituzioni finanziarie, tra cui LFDE e LBP AM, si stanno impegnando in coalizioni come il Business Call for a UN Treaty on Plastic Pollution, al fine di indurre i governi ad adottare un trattato globale contro l’inquinamento da plastica. La 6a sessione internazionale di negoziati si aprirà ad agosto a Ginevra.

In quanto impact investor, siamo convinti del ruolo chiave delle aziende nello sviluppo di soluzioni che tutelino i nostri ecosistemi. Affianchiamo, in particolare, le aziende che stanno alla fonte e forniscono delle soluzioni per prevenire la cattiva gestione dei rifiuti. Una di queste consiste nell’agire sulla composizione degli imballaggi, perché diventino biodegradabili, e sul riciclaggio. Il gruppo svizzero SIG, che progetta soluzioni sostenibili per il packaging alimentare – quasi 57 miliardi di confezioni prodotte nel 2024 -, è finora l’unico attore al mondo in grado di sostituire il foglio di alluminio dei suoi imballaggi, rendendoli più riciclabili. Questo processo riduce la pressione dei rifiuti sulla biodiversità, marina in particolare. Anche Tomra Systems è un pioniere, che progetta e gestisce sistemi di recupero e riciclaggio degli imballaggi. Il business model di questa azienda norvegese è basato sull’economia circolare: offre soluzioni per la raccolta, la selezione e il riciclaggio dei rifiuti, dei minerali o per l’industria agroalimentare. Altrettante azioni che contribuiscono alla conservazione della biodiversità riducendo l’inquinamento marino.

La 5a economia mondiale

Le soluzioni esistono ma vanno moltiplicati i finanziamenti. L’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG) 14 “La Vita sott’acqua”, dedicato alla protezione degli ecosistemi marini, è quello meno finanziato oggi tra i 17 SDGs delle Nazioni Unite. Alcuni dei suoi obiettivi, in particolare quelli del target 14.1 volto a prevenire e ridurre l’inquinamento marino, sono questioni affrontate dagli asset manager e dalle aziende che sviluppano soluzioni per il trattamento delle acque, quelle reflue in particolare, o per la gestione delle acque di zavorra che consentono di limitare le specie invasive. L’OCSE stima che il valore economico degli oceani raggiungerà i 3.000 miliardi di dollari entro il 2030, trasformandoli così nella quinta economia mondiale. La loro conservazione e lo sviluppo di un’economia blu sostenibile è una sfida futura dalle molteplici sfaccettature.

Disclaimer. Le opinioni espresse nel documento corrispondono a quelle dell’autore e non impegnano in alcun caso la responsabilità di LFDE.
[1] ONU, 2021
[2] No Plastic in Nature: Assessing Plastic Ingestion from Nature to People, WWF e Università di Newcastle, 2019