L’accesso alla salute, una priorità
Nel 2019 l’OMS annunciava che “Le disuguaglianze nei servizi sanitari generano aspettative di vita differenti”. Dalle disuguaglianze nell’accesso ai vaccini alle difficoltà crescenti di funzionamento dei sistemi sanitari, a causa soprattutto della carenza di personale, la crisi sanitaria ha evidenziato delle disuguaglianze sempre più marcate nell’accesso alla salute e i suoi effetti a catena. Su scala mondiale la salute delle popolazioni sembra quindi dipendere da questa sfida dalle mille sfaccettature. Per diversi mesi, i team di La Financière de l’Echiquier (LFDE) hanno analizzato questo argomento che si sta rivelando un tema di investimento promettente anche per noi, impact investor.
Quali sono le ragioni alla base di queste difficoltà riscontrate nell’accesso all’assistenza sanitaria? Quali soluzioni per rimuovere gli ostacoli? Nel corso della nostra ricerca abbiamo cercato di rispondere a questi interrogativi.
Motivi geografici
L’accessibilità geografica è una dimensione chiave dell’accesso alla salute. Si stima che vi siano, nel mondo, 646 milioni di persone che non hanno accesso a un centro sanitario nel raggio di un’ora dalla propria abitazione[1] . Il dato è ancor più drammatico se si considera che alcune malattie richiedono un attento monitoraggio medico. Tra le soluzioni individuate, la telemedicina e le tecnologie ad essa associate forniscono una risposta ai deserti medici e offrono cure più rapide alle persone isolate.
Motivi finanziari
La spesa per l’assistenza sanitaria nel mondo è pari a 8.500 miliardi di dollari all’anno. L’importo, che è raddoppiato in 20 anni[2], sta mettendo a dura prova sia i sistemi sanitari nazionali sia la capacità di pagamento dei pazienti, con ripercussioni negative sull’accesso alle cure. Negli Stati Uniti, il 33% della popolazione adulta non è in grado, per motivi economici[3], di attenersi alle terapie consigliate o di richiedere un consulto. Per fare fronte a questa sfida le aziende stanno sviluppando delle innovazioni per migliorare l’accessibilità finanziaria alle cure. È il caso, ad esempio, delle tecnologie diagnostiche in vitro, che rappresentano il 2-3% soltanto della spesa sanitaria globale[4] ma da cui dipende la maggior parte delle decisioni mediche dato che, vista la loro precisione, consentono di ridurre i tempi di assistenza e la durata delle degenze ospedaliere.
Questione di disponibilità
In Europa mancano un milione di operatori sanitari[5], una carenza che compromette la capacità di fornire assistenza. La questione della disponibilità riguarda anche le terapie visto che 300 milioni di persone sono affette, nel mondo, da una malattia per la quale non esiste attualmente alcun trattamento[6]. Le aziende stanno lavorando per rispondere a questa duplice sfida, sviluppando software che consentono di far risparmiare tempo agli assistenti e farmaci biologici innovativi per le malattie non coperte, come quelle orfane e alcuni tipi di tumore.
Mancanza di fiducia
L’ultima sfida individuata è quella dell’accettabilità delle cure. Il 37% dei francesi non si fida, ad esempio, del sistema sanitario ed è convinto che non fornisca loro le cure migliori[7]. Questa diffidenza può dipendere da vari fattori come la preoccupazione per la qualità delle cure legata a scandali mediatici o al dolore provocato da alcune terapie. Il miglioramento della fiducia dei pazienti nella qualità delle cure è anche fonte di innovazione per le aziende, per quelle, in particolare, che sviluppano dispositivi medici innovativi come i microinfusori di insulina wireless, che contribuiscono a migliorare il comfort e l’adozione dei trattamenti.
Grazie alla sua metodologia proprietaria, LFDE intende coprire queste quattro dimensioni, allineate con le problematiche di accesso alla salute definite dall’OMS. Si tratta di sfide ma anche di opportunità di investimento.